Le preziose proprietà della CURCUMA

Data: 10/07/2018

Che cos'è la Curcuma


Il genere curcuma appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, comprendente 80 specie conosciute (tra cui il noto zenzero) e delle quali, quella più utilizzata in alimentazione e in fitoterapia, è la Curcuma longa. Coltivata in tutta l'India, in altre regioni dell'Asia e in Africa.


Riconoscibile dal colore giallo-ocra della sua polvere, ottenuta dal rizoma, la curcuma mantiene un colore inalterato nel tempo. Per questo motivo è largamente impiegata come tintura tessile e colorante alimentare, all'interno di prodotti come curry, senape e formaggi.


La stessa polvere è celebre anche per il sapore caldo e amaro. Non a caso è utilizzata a scopi alimentari ed officinali. Ma non solo.

Sempre più diffuso è l’utilizzo della curcuma nella Fitoterapia, grazie alle molteplici proprietà contenute nei suoi componenti, tra cui la curcumina, che è il suo principio attivo alleato del benessere più conosciuto.


Come si presenta


Oltre alla polvere , ottenuta seccando i rizomi, che può essere assunta per via orale tale e quale oppure essere utilizzata per preparare composti da applicare direttamente sulla pelle, la farmacopea prevede l’utilizzo di curcuma attraverso la preparazione di tinture madre (estratti alcolici), estratti oleosi (oli essenziali) ed estratti acquosi (sotto forma di tisane), ma soprattutto di estratti secchi titolati, compresse o capsule.


Le proprietà della curcuma


La curcumina, principio attivo principale della curcuma– classificabile, dal punto di vista chimico, fra i polifenoli – è responsabile del colore giallo dorato tipico della curcuma e dei curry che la contengono, ma non solo.


Tra le proprietà più apprezzate della curcuma, ricordiamo:


• azione depurativa
• azione antiossidante e anti invecchiamento: protegge le cellule e i tessuti dallo stress ossidativo e dai radicali liberi
• aiuta ad ottimizzare l’attività mentale e cognitiva
• contribuisce alla normale circolazione sanguigna del cervello
• aiuta a mantenere la mobilità e la flessibilità delle articolazioni
• contrasta i disturbi dati dal ciclo mestruale
• contribuisce a rafforzare le difese immunitarie
• aiuta a mantenere l’equilibrio dei lipidi nel sangue
• è utile per mantenere i livelli fisiologici di zuccheri nel sangue
• predispone al rilassamento e al buon umore
• migliora i sintomi di psoriasi e dermatiti, agendo sullo stato dell’infiammazione.


Proprietà che non sono lontane e distinte, ma strettamente correlate fra loro. L'azione antiossidante di questa spezia sarebbe, ad esempio, responsabile sia delle sue proprietà di prevenzione dei tumori che dell'effetto antinfiammatorio.

 

Gli usi della curcuma


La pianta è conosciuta da sempre per l'azione depurativa, coleretica (stimolante la produzione di bile da parte del fegato) e colagoga ( favorisce lo svuotamento della colecisti, aumentando l' afflusso di bile nel duodeno). E' inoltre un epatoprotettore, stimolante delle vie biliari, antiossidante e fluidificante del sangue.

 

Diversi studi hanno dimostrato che la curcumina conferisce anche un'azione antinfiammatoria e analgesica. Per questo motivo è impiegata efficacemente nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artrosi. L’ attività antinfiammatoria è supportata inoltre dall’assenza dei fastidiosi effetti collaterali che i comuni farmaci antinfiammatori (FANS) possono provocare.


Riconosciuta anche come potente antiossidante, la curcuma è in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento e danneggiamento delle membrane delle cellule che compongono il nostro organismo.


A livello topico la curcuma svolge un'azione cicatrizzante. In India viene da sempre utilizzata con applicazioni locali del rizoma sulla cute per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti.


La curcumina potrebbe inoltre migliorare la resistenza all'insulina, un fenomeno associato a diverse malattie e sindromi, come l'intolleranza al glucosio, il diabete, le malattie cardiovascolari e la sindrome metabolica.
In caso di resistenza all'insulina, le cellule non rispondono più alla presenza di questo ormone. La curcumina sembra migliorare la loro sensibilità attivando il recettore dell'insulina.


Usi tradizionali


Nella medicina ayurvedica e nella medicina tradizionale cinese la curcuma è utilizzata da tempo come aiuto per favorire la digestione e promuovere il buon funzionamento del fegato, ma non solo. Anche il dolore tipicamente associato all'artrite e le irregolarità mestruali, così come i processi infiammatori in genere, vengono contrastati con la curcuma.


Due usi tradizionali supportati da studi scientifici sono il trattamento dei problemi dermatologici e quello delle ferite, di cui aiuta a promuovere la guarigione.
La curcuma viene infatti utilizzata per trattare gli eczemi, l'acne, la dermatite atopica, la psoriasi, la vitiligine e altri problemi alla pelle.


A volte ne viene proposta l'assunzione per via orale, altre volte deve essere applicata sull'area da trattare.


Biodisponibilità


A fronte di tanti possibili utilizzi, lo sviluppo di fitoterapici a base di curcumina si è scontrato con la scarsa solubilità di questa molecola in acqua, il suo scarso assorbimento, la distribuzione all'interno dell'organismo e la rapidità con cui viene metabolizzata ed eliminata.

Studi clinici di anni hanno rivelato come la curcumina sia scarsamente biodisponibile perché viene rapidamente trasformata a livello epatico in una forma non assimilabile dall’organismo e poi eliminata a livello intestinale.

L’utilizzo della curcuma “tale e quale” presenta perciò un grande problema: la difficoltà con cui l’organismo è in grado di assimilare il suo principio attivo: la curcumina. Solo una bassissima percentuale riesce a entrare in circolo e a esercitare i suoi effetti benefici.

Nel corso degli anni, sono stati tuttavia messi a punto degli studi che hanno portato alla formulazione di integratori efficaci, grazie alla combinazione della curcuma con una frazione lipidica che aumenta enormemente l’assorbimento del suo principio attivo.



Fonti: 

http://www.naturalpoint.it/it/

https://www.solgar.it/

Jamed F. Balch & Mark Stengler, Il libro dei rimedi naturali, Ed. Armenia

Enrica Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Ed. Tecniche Nuove

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